17 marzo 2011

17 marzo 2011
questo blog partecipa al festeggiamento dei 150 anni dall'unità d'Italia

martedì 19 ottobre 2010

IL GRANDE FLAGELLO


Perchè mai dovremmo meravigliarci? Tutto sommato è la naturale conclusione di un processo iniziato da anni. Il figlio di un camorrista diventa protagonista di un reality show. Credenziali? Nessuna, tranne quella appunto... di essere un figlio di camorrista.
E voi cari ragazzi che non ce l'avete fatta, la colpa tutto sommato non è vostra.
E' di vostro padre.
Erbavvelenata

domenica 26 settembre 2010

I CONSIGLIERI DEL “…MA CHI CAZZO TE LO FA FARE…..”

La strada che porta dove abito a Quarto è a senso unico di marcia; alla fine troppo stretta per far passare due auto contemporaneamente. La vedo sbucare, li, da lontano. E’ evidente, vuole imboccare la strada contromano. E allora accelero, che diamine, devo arrivarci prima io in quella strettoia, ne ho tutto il diritto, sono loro in torto.
Ci fermiamo, uno contro l’altro, a questo punto, chi passa?
Fermo, impassibile, determinato a passare anche tutta la notte, devono essere loro a fare marcia indietro, che diamine, sono loro in difetto!
Loro? Si, perché in macchina due ragazzi, con quella aria di sfida per la serie “ma come si è permesso sto stronzo a bloccarci il passaggio?”.

Non desisto. Con un cenno della mano faccio capire che devono indietreggiare, devo passare io, non mollo. Chi è alla guida si rassegna, ingrana la retromarcia, mi fa spazio per passare, ma quel tanto per potermi dire attraverso il finestrino “ Ma cchi sì ? Nu’ carabbinier? “ Traduzione quartaiuolo/italiano : “Ma chi sei ? Un carabiniere?”
E’ si, perché per rispettare le regole è necessario che ci sia un carabiniere, altrimenti, chi se ne fotte delle leggi, del codice della strada, del vivere civile.

Raccontando l’episodio qualche giorno dopo il mio interlocutore, in silenzio per tutto il tempo del racconto, scuote la testa, mi guarda e mi dice : “ma chi cazzo te lo fa fare…”.
Sapete, di tutta la vicenda è la cosa che più mi ha rattristato.

Oramai siamo circondati di consigli del “ma chi cazzo te lo fa fare…”, ogni occasione è buona per concludere un argomento con questa frase, pensateci, magari è capitato anche a voi sentirselo dire, come ci siete rimasti?
E’ una frase micidiale, una specie di coltellata nel fianco che ha il potere di mettere in dubbio ogni iniziativa che prendi, il tuo modo di essere e di pensare.

Accetti un lavoro più impegnativo, “ma chi cazzo te lo fa fare…”, decidi di fare una dieta, “ma chi cazzo te lo fa fare…”, fumi una sigaretta, “ma chi cazzo te lo fa fare…”, ti incazzi con quello che parcheggia sul posto dei disabili non avendo titolo, “ma chi cazzo te lo fa fare…”, ti infuri con i figli perché non hanno rispettato le regole, “ma chi cazzo te lo fa fare…”vuoi buttare un ingombrante, lo carichi in macchina e te lo porti fino al deposito di Via Lenza Lunga, “ma chi cazzo te lo fa fare…”, fai la differenziata, riempi la casa di cartone, vetro, metallo, “ma chi cazzo te lo fa fare…”, vai a votare sperando che le cose cambino, “ma chi cazzo te lo fa fare…”.

Una vita spesa all’ombra del “ma chi cazzo te lo fa fare…” al punto di condizionarmi, di farmi riflettere.

Oramai ogni volta che penso ad un’iniziativa che vorrei prendere, a qualcosa che vorrei fare….un attimo dopo scatta nella mia mente un “ma chi cazzo me lo fa fare…”, forse è meglio rinunciare.

E poi, dico anche a te caro amico che mi stai leggendo in questo momento, sei sicuro che non hai nulla di meglio da fare ? Sei venuto su questo blog a leggere le stronzate che sto scrivendo, pensaci, te lo dico francamente, “ ma chi cazzo te lo fare ?”….

Erbavvelenata

sabato 25 settembre 2010

AMMAZZARE UN SINDACO. COMMEMORARLO. TRA IL SACRO ED IL PROFANO.



Sono di ritorno da un periodo passato all’estero. In quei giorni hanno ammazzato un sindaco, il primo cittadino di Pollica. Si chiamava Angelo Vassallo.
Ammazzato probabilmente perché, come riconosciuto da tutti i media nazionali, si opponeva a speculazioni che organizzazioni criminali volevano imporre sul suo territorio, uno dei pochi contaminati che esistono in quell’angolo di paradiso che è il Cilento.

Sono quelle cose che mi fanno vergognare di essere italiano, meridionale, in particolare. In Italia ci siamo abituati, ma quando all’estero ti vengo a chiedere come è possibile che succedono di queste cose, certo, è difficile trovare delle risposte.

Sbirciando qua e la sul web a caccia di notizie mi sono imbattuto in questa notizia pubblicata dal sito cittadino di Quartocanaleweb, inerente una kermesse enogastronomia.

Tra le tante cose si dice: “…Quest’anno la tappa quartese avrà un sapore particolare per la concomitanza con la festa patronale di Santa Maria e per l’iniziativa degli organizzatori e dell’amministrazione quartese di ricordare, in qualche modo, il sindaco di Pollica. Ci sarà dunque l’ormai collaudato Ciclo-wine tour tra le cantine di Quarto, ciclopedalata che si snoderà tra 5 cantine ed aziende vitivinicole di Quarto, passando per «Cantine Quartum», «IV Miglio», «Il Cellaio», «Grotta del Sole» e «Carputo»; la ciclopedalata vuole dare quest’anno, un messaggio di legalità e sarà curata dai volontari dell’associazione «Le Ali di Dedalo».
Al tour seguirà la processione in onore della Vergine Maria con fascia nera al braccio in segno di lutto per la morte del sindaco anticamorra Angelo Vassallo, così come spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento che si terrà domenica prossima, 12 settembre…..”


L’imbarazzato cronista conclude l’articolo dicendo.. Insomma, sacro e profano si uniscono nel segno della lotta alla camorra”…..

Sarebbe stato più corretto dire: ...."Insomma, quando il segno della lotta alla camorra va a finire, è proprio il caso di dirlo, ...a tarallucci e vino."....

Erbavvelenata

giovedì 19 agosto 2010

W IL TORO




Non so perchè ma tifo per il toro. Questi spettacoli da antichi romani fanno schifo, come mi fanno schifo tutti coloro che vanno li per vederli. Forza toro, ...non nel senso calcistico della parola ovviamente...
Erbavvelenata

venerdì 13 agosto 2010

L'IMBECILLOMETRO




Ci siamo. Una volta tanto sono arrivato per primo.
Il sindaco di Quarto, dopo l’ennesimo atto vandalico ai danni della nostra cittadina ha pensato bene di far affiggere manifesti, dove non si lesina a definire imbecille, infame e cretino colui che continua ad imbrattare muri e attrezzature pubbliche.(vedi link)
http://www.julienews.it/teletorre/notizia/imbecille-infame-e-cretino--il-cittadino-da-punire-di-quarto/52730_3_1.html
Sono d’accordo, una volta tanto, e lo dimostra un mio recente post “ trippa e musso “ dove si parla proprio di questo.

Incoraggiato dalle parole del Primo Cittadino ho provveduto a mettere a punto uno strumento, “L’IMBECILLOMETRO”, fornito di una speciale sonda ottenuta con selezionata cretinite in grado di annusare anche ad una distanza di 500 metri la presenza di imbecilli, infami e cretini, con una precisione pari a quella di un puntatore gps. “L’IMBECILLOMETRO” diventa un’attrezzatura indispensabile ai tutori dell’ordine ed ai vari giustizieri di notte a caccia di verniciatori incalliti.

Creato lo strumento, andava testato per constatarne l’affidabilità, quindi ho deciso di fare un giro di prova per accettarmi della sua affidabilità:

L’ago dello strumento ha avuto dei guizzi verso il fondo scala in prossimità di imbianchini che onestamente pitturavano una facciata di un’abitazione che veniva ampliata abusivamente, ovviamente ad agosto; aveva inoltre dei sussulti in prossimità di Via Crocillo, dove ad ogni metro di muro alzato segue una nuova scritta dei seguaci della curva A.

Ago impazzito invece nei pressi della caserma dei Vigili Urbani, dove nonostante telecamere perimetrali e presenza di tutori all’interno, gli imbrattatori addirittura hanno scritto sulla facciata della caserma noncuranti del… ehm… pericolo incombente.

Guizzi verso il fondo scala in prossimità di segnali stradali, saracinesche di negozi, lampioni pubblici, muri privati, dove inneggiano scritte che vanno dal semplice “ Anna ti amo” al più elaborato “ fuori tutti i diffidati” dove probabilmente in pochi sanno di che cavolo si parla.

Strumento al massimo all’altezza del ponte della cumana lato mercato, dove le scritte sono talmente grosse ed alte che solo CON UNO SCALETTO AL SEGUITO è stato possibile verniciare.
Difficile che siano passati inosservati, altro che telecamere a circuito chiuso, un orbo li avrebbe visti a 300 metri di distanza.

Soddisfatto dei test effettuati vi dico: andate sulle spiagge, rilassatevi, io invece rimarrò qui a lavorare per voi, con L’IMBECILLOMETRO al seguito provvederò a scovare ed immortalare gli imbecilli, gli infami ed i cretini, le loro gesta rimarranno congelate su questo blog, visibili a tutti, a futura memoria.
Per chi non vede, non sente, non parla.

Erbavvelenata

domenica 25 luglio 2010

RICERCHE DI MERCATO


Ehm... è solo un gioco, giusto per vedere se avete le idee chiare, a differenza del sottoscritto.
Uno di questi due jeans costa 7 euro, l'altro 155 euro.
Secondo voi, quale dei due ha il prezzo più basso?
Vota il sondaggio in alto.
Erbavvelenata

giovedì 22 luglio 2010

LA SUPPOSTA


E’ un vecchio adagio: sapete chi è stato l’inventore più intelligente del Mondo? L’inventore della supposta: lo ha messo in c… a tutti quanti.
Io non lo so, a guardare gli attuali programmi di governo sembra che l’unico problema in Italia sia quello delle intercettazioni. Dice: “ per difendere la privacy dei cittadini…”, quale privacy, se si sente una mia telefonata ci si annoia dopo due minuti. Fate, fate pure, non temo ascolti, vi mettereste a piangere intrufolandovi nella telefonata per darmi conforto….
Forse altre intercettazioni, quelle dei potenti e magnacci, quelle si che fanno paura.
Che ne dite se iniziamo invece dai problemi della gente? Lavoro, sicurezza, equità sociale.
Lo sapete bene, questa per voi, sarebbe la vera supposta.

Erbavvelenata

mercoledì 14 luglio 2010

TRIPPA E MUSSO

Acc…va a finire che per davvero dovrò farmi prete….i lavori di rifacimento di alcune strade per davvero questa volta vanno avanti; facciamo un giro per vedere un po’ le cose come vanno….

Mi dirigo su Via Crocillo, ma si, quattro passi a piedi non fanno male….è fine giornata, il cantiere è inoperoso, gli operai saranno andati via….però, insomma,…qualche cosa è stata fatta…qualche muretto di contenimento già è stato tirato su….

Con la velocità della luce i soliti ignoti già hanno provveduto a ricoprire di scritte fatte con una vernice da quattro soldi l’intonaco ancora fresco di giornata. Sembra incredibile, il tempo di tirare su un muro oppure di tinteggiarlo e nel giro di poche ore il solito imbecille di turno provvede a vandalizzarlo. Del resto, un vandalo cosa potrebbe fare?

Le scritte sono sempre dello stesso tenore, triste, scontate, scontate come la mente di chi è stato da sempre abituato a vivere in un ghetto. Commentiamole insieme:



Si ricorda di non tesserarsi alla curva A : presumibilmente si parla della curva A dello stadio dove gioca la squadra del Napoli. Tranquillizzo l’anonimo imbrattatore: nessuno ne aveva l’intenzione, fosse per me, quelli di SKY che trasmettono le partite di calcio a pagamento farebbero la fame.

Andiamo avanti:

Anche in questo caso di enfatizza la disubbidienza civile a non tesserarsi; si ricorda inoltre ahimè che “ci siamo”… credetemi, ne eravamo convinti. E’ un poco come la mamma dei fessi : è sempre incinta. Anche di questo ne siamo sempre più convinti.
Passiamo alla prossima:

“Solo la lotta paga” : se la lotta viene portata avanti insudiciando i muri delle strade, stiamo belli freschi. Tra l’altro è una frase molto a rischio di manipolazione; mi ricordo i tempi delle superiori, di scritte di questo tipo erano pieni i muri.
Purtroppo agli autori della frase sfuggiva un particolare : i contendenti politici avevano vita facile, bastava cassare una delle due T della frase, che il tutto assumeva un significato completamente diverso.
Andiamo alla prossima:

non si capisce se questa è la firma dell’anonimo verniciatore: viene il dubbio, se non fosse per la pittura di colore diverso, che sia lo stesso della curva A, due piccioni con una fava, mi trovo a scrivere e do il meglio del mio pensiero completo.

E’ una maledizione, vivere in un posto dove non si rispetta la cosa pubblica, sporcare ed imbrattare tutto quello che capita a tiro, nel posto in cui si vive, è un poco come sputare in cielo per poi rimanerci sotto.
L’ignoranza viaggia sempre a braccetto con il vandalo, stanno sempre bene assieme, uno è il fratello siamese dell’altro, come dire … pappa e ciccia, oppure culo e camicia, oppure, perché no,… la TRIPPA con il MUSSO, quella che vendono i trippettari all’angolo del bivio, avete mai immaginato la trippa senza il musso? Impossibile, sarebbe come l’ignorante senza il vandalo.

Sempre più schifato
Erbavvelenata

lunedì 14 giugno 2010

TUTTI ZITTI, IL NEMICO CI ASCOLTA

E’ solo un minuscolo blog questo, senza importanza, poco letto e poco conosciuto.
Ma lo spirito che lo anima è solo uno, sempre solo quello, lo spirito della libertà, la libertà di raccontare, di esprimere, di sognare un mondo più giusto ed anche più bello.
La legge che si vuole varare va contro tutto questo.
Direttori di giornali che solo adesso forse iniziano a capire la gravità di questa legge sono proprio coloro che ci hanno sbeffeggiato e deriso quando un giorno siamo scesi in piazza con l’amico Beppe Grillo a protestare.
Siamo stati chiamati terroristi, balordi, insignificanti.
Se permettete, questa è la nostra piccola e triste rivincita, ne avremmo fatto volentieri a meno.

Nel mio piccolo vi dico che qui a Quarto, se ci fosse stata questa legge bavaglio, non avremmo saputo della compravendita dei voti, affare che pure si è cercato di far passare sottobosco da parte anche di una certa stampa pronta a sottomettersi al potente di turno.

L’ultima in ordine di tempo: le dimissioni dell’assessore all’ambiente del nostro comune, Raffaella Iovine. A sentire le interviste messe a disposizione si è cercato di farla passare per una mezza pazza, una persona poco affidabile, una testa calda. Una vera stampa libera avrebbe ascoltato si il sindaco, ma avrebbe messo in evidenza le motivazioni dell’assessore dimissionario: il non volere abbassare la testa davanti all’arroganza di un piano di cementificazione che si sarebbe abbattuto sulla nostra cittadina.

A fianco ho riportato una notizia, il sindaco di una cittadina del salernitano ha vietato l’esposizione nei giardini dei “sette nani”: avrebbero abbruttito l’ambiente circostante. A chi tanto ed a chi niente: qui non si vieta nemmeno le recinzioni di lamiera ondulata, il filo spinato, le barriere da lager, le brutture alle quali ci hanno abituato in anni e anni di gestione paesana.
Poi sentiamo che si vuole abbellire Quarto con i fiori: scusate, ma i fiori sulle lamiere ondulate difficilmente crescono.

L’assessore Raffaella Iovine ha fatto bene a dimettersi, ha rifiutato il ruolo di velina, vero che la Regione Campania faceva i corsi per farle diventare.
Consoliamoci, una, almeno, non è voluta esserlo.

Erbavvelenata

domenica 16 maggio 2010

LETTERA AD UN' AMICA MAI CONOSCIUTA

Mariarca Terracciano.
Questo il suo nome, l’infermiera della ASL NA 1 morta per aver dato vita ad una protesta per la mancata erogazione degli stipendi : il prelievo di 150 ml di sangue al giorno.

Cara Mariarca,
nessuno aveva parlato di te finchè non sei scomparsa. Semplice causalità avevo scritto del mancato stipendio alla ASL NA1 nel mio post precedente, ma non immaginavo certo un epilogo di questo tipo.
Non immaginavo perché non sapevo, tutti noi non sapevamo della tua protesta, forse perchè non era una notizia degna delle prime pagine dei giornali e dei telegiornali.

Le prime pagine le avresti guadagnate sicuramente se eri tra le favorite del “papi”, oppure se il tuo modo di protestare aveva forme diverse, tipo salire su un cornicione di un palazzo oppure denudarti davanti alla sede dell’ ASL, ma hai preferito un’altra forma, quella che ti ha portata alla morte.

Scusami, ti chiedo veramente scusa per quello che sto per dirti : secondo me non ne è valsa la pena.
Pur rispettando le tue scelte, il dolore dei tuoi familiari, lo sconcerto ed il rammarico dei tuoi colleghi, credimi, non ne valeva la pena.

Lo sai bene, tra poco di te non si parlerà più, risucchiata dal vortice del tempo e dalle notizie che nascono e muoiono con la velocità della luce.

Non ne è valsa la pena, sacrificare la propria vita, credimi, chi ha rubato e chi ha permesso lo sfascio di cui sei stata vittima è ancora la, tranquillo, continuerà a rubare, magari gli compreranno anche un casa “ a sua insaputa”. Tu, invece, non ci sei più.
Scusami, come sempre, è solo coma la penso.

Un abbraccio
Erbavvelenata

domenica 2 maggio 2010

1° MAGGIO FESTA DEL LAVORO (QUELLO IN NERO)

Non sto qui a tediarvi con i soliti discorsi triti e ritriti sulla festa del lavoro, oramai sono delle cantilene che lasciano il tempo che trovano. E’ il festival dell’ipocrisia, in Italia avvengono circa 1200 morti l’anno sul lavoro senza voler contare quelli che per infortunio rimangono su una sedie a rotelle per una vita.
E poi, giovani senza una prospettiva, precari, gente che oramai ha rinunciato addirittura a cercarlo.
Parole, discorsi, annunci, promesse, nei fatti una discesa ripida verso l’abisso.
Quei pochi che un lavoro lo hanno ancora lo vedono giorno per giorno messo in pericolo. Amici che lavorano presso la ASL Napoli 1 mi raccontano che non vengono erogati gli stipendi, aziende che chiudono, gente costretta ad emigrare verso il settentrione come nei famosi anni ’60.
Il lavoro, quello ufficiale diminuisce, quello nero aumenta.
Il massimo del controsenso e dell’ipocrisia è il megaconcerto del 1° maggio che si tiene a Roma.
Una sfilata di cantanti, folla, chiasso,luci, panini e rock e roll che francamente poco hanno a che vedere con il lavoro. I partecipanti al concerto? La maggior parte giovani, proprio quelli che il lavoro non lo hanno forse mai avuto, oppure precari, gente senza un futuro dietro l’angolo, insomma gente che da festeggiare veramente ha poco. Fosse per me abolirei immediatamente queste manifestazioni di facciata, il prossimo primo maggio festeggiamolo in silenzio, con un drappo nero al braccio, del resto, il lavoro di che colore è diventato?

Erbavvelenata

lunedì 5 aprile 2010

COME E' ANDATA A FINIRE??

Già, parlo di quella triste storia della compravendita dei voti qui a Quarto.
Ne avete saputo più nulla, qualcuno si è degnato di mettervi al corrente di come sono andate le cose alla prima udienza del processo tenuto al Tribunale di Pozzuoli il 19 marzo scorso??
Niente, niente di niente, Nessuna informazione, nemmeno dall’emittente della nostra cittadina, è calato un pietoso velo su una questione ancora più pietosa.
L’importante è non parlarne, l’importante è non ricordare, l’importante è allinearsi.
Egregi, pensavate forse che qualche organo d’informazione avesse battuto la notizia? Figuriamoci, presi dalla campagna elettorale, presi dalle notizie di gossip, dalla cosiddetta parcondicio, perché parlarne?
E adesso, finito il silenzio mediatico prelettorale, almeno uno straccio di notizia su come sono andate a finire le cose??
Nulla, nisba, e non cercate informazioni, non le troverete.
E va be, ve le dico io, almeno questo blog può servire a qualcosa.
L’inizio del processo si è tenuto….ma è stato rimandato per motivi tecnici al Tribunale di Napoli, il prossimo 30 settembre.
Aula bunker, ovviamente.
Alla prossima

Erbavvelenata

giovedì 11 febbraio 2010

L'EPITAFFIO QUESTO SCONOSCIUTO

E’ un argomento un po’ macabro, vero, ma diciamocelo onestamente, chi andando a trovare un proprio caro al cimitero non è rimasto colpito da alcuni epitaffi presenti sulle lapidi?

Per me è l’occasione per girovagare e rendermi conto di quanta fantasia ci sia in queste iscrizioni.

Al di la dei consueti “al caro marito”… “all’amata moglie”… ci sono scritte che veramente lasciano il segno.

Ma la cosa che mi lascia incredulo è che tra tutti non c’è ne uno che parli male del defunto. Tutta brava gente, tutti onesti padri, grandi lavoratori, persone che hanno dato l’esempio, integerrimi, ottimi mariti, altruisti, addirittura sacrificali per il bene del prossimo, tutte vite spese unicamente nell’interesse altrui.

Mai un fetente di merda, un ladro, uno stronzo di marito, un camorrista, niente, niente di tutto questo.

Sarà come diceva Ambrosie Bierce :
Epitaffio: iscrizione su una tomba che mostra come le virtù acquisite con la morte abbiano un effetto retroattivo.

L’ottimo ed esemplare
Erbavvelenata

domenica 7 febbraio 2010

MI FACCIO PRETE (SECONDO TENTATIVO)


Non saprei quanti di voi hanno avuto modo di ascoltare il nostro Sindaco Secone in occasione dell’inizio del nuovo anno. A fronte di deludenti risultati per l’anno appena trascorso (no…, non ce ne eravamo accorti…), ci sarà un riscatto d’orgoglio per la nostra cittadina nel 2010: rifacimento di scuole, strade, nuovi svincoli stradali per Quarto, illuminazioni rinnovate, lavori di riabbellimento delle strade d’ingresso, una cittadina nuova e tutta da vivere.
Praticamente mi sembra di capire una piccola cittadina svizzera che nascerà nel Cantone della Provincia di Napoli.

Ehm…ebbene ci riprovo, visto il vecchio tentativo non andato a buon fine, ci ritento:
se questi lavori verranno veramente realizzati entro l’anno come promesso…., ebbene si, MI FACCIO PRETE, mi ritirerò in un convento francescano.…per la mia pace e soprattutto... per quella del Sindaco. Amen

Don Erbavvelenata

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giovedì 14 gennaio 2010

O’ FRÀ, O’ ZÌ, O’ NÒ (fratello, zio, nonno) Per la serie: vari metodi per capire che il tempo passa per tutti

Non faccio una grande scoperta, è chiaro, lo sappiamo fin da piccoli, il tempo passa inesorabilmente per ognuno di noi. Tra le varie situazioni che ce lo ricordano, una in particolare la trovo tutta napoletana e degna di valutazione.

Ahimè lo ammetto, chi mi conosce sa che sono un fumatore, e come tutti i fumatori sanno, spesso accendere la bionda per strada comporta che quasi sempre te ne chiedono una da farsi offrire.

Mi ero quasi abituato a sentirmi dire… " o’ frà, m’uoffr na’ sigarett?? " (fratello, mi offri una sigaretta ??), tante volte, sempre la stessa frase dai tanti miei fratelli conosciuti per strada…però anche mia madre… chi lo immaginava !!

Qualche giorno fa la sorpresa… " o’ zì, m’uoffr na’ sigarett??" ( zio, mi offri una sigaretta??), colto in contropiede ho aperto come sempre il pacchetto a colui che non sapevo fosse mio nipote…

Va in automatico che il futuro mi riserva un triste " o’ nò, m’uoffr na’ sigarett??" (nonno, mi offri una sigaretta??)…. A questo punto ho capito perché molti uomini smettono di fumare arrivati ad una certa età…

Seguirò l’esempio ??? Ai posteri l’ardua sentenza.

Vostro zio
Erbavvelenata

sabato 2 gennaio 2010

DISCORSO DI FINE ANNO


Permettetemi di pronunciare il mio discorso di fine anno 2009 e di buon augurio per il 2010. Non sarà così seguito, ma ai quei quattro gatti che ancora hanno la pazienza di leggermi dico:

“L’anno che abbiamo lasciato alle spalle è stato uno dei più duri che abbiamo conosciuto.
Dobbiamo reagire con tutte le nostre forze e con il massimo impegno per fare in modo da risollevarci e creare un nuovo futuro. Il mio pensiero va soprattutto a quanti coloro hanno perso il posto di lavoro, ai disoccupati, alle famiglie povere.
Solo l’impegno unanime di tutte le forze politiche e sociali ci permetterà di dare una risposta che sia veramente concreta. Le istituzioni hanno bisogno di un nuovo slancio che solo in maniera condivisa potrà essere compiuto.
In particolare, penso soprattutto al Mezzogiorno ed ai giovani, si dovrà attuare una politica di rilancio del Sud del nostro Paese, che dovrà diventare il vero traino della nostra economia”

Sono sicuro che questo mio messaggio sarà condiviso da tutti gli schieramenti politici, di governo e di opposizione, che si riconosceranno appieno nelle mie parole.”

Ehm….come dite…. ? ma..…è il sunto del discorso dell’ultimo dell’anno sentito in televisione ???
Acc…devo ammetterlo, si, è vero…..ho ripreso un pochino quel discorso…ehm….ma non quello dell’altra sera, ma quello di 30 anni fa !!
Esattamente, identico a quello di 25, di 20, di 15, di 10 anni addietro.
Mezzogiorno….giovani…insomma, a furia di dire Mezzogiorno dovremmo essere diventati il Colorado dell’Italia, i giovani di 30 anni fa, oramai con i capelli bianchi, soddisfatti ed appagati del loro lavoro, della loro vita, della loro esistenza.
A forza di parlare di Mezzogiorno, di giovani, si perde di vista il Nord, che diamine, anche loro avranno pur diritto ad un poco di attenzione.

Noi terroni possiamo consolarci di tutto questo parlare, fà niente delle fabbriche che chiudono, dei disoccupati che aumentano, della delinquenza che la fa da padrone, dei giovani che emigrano, fa niente, che ce ne frega, vuoi mettere, diventeremo il traino dell’economia, al momento contentiamoci … di essere trainati.

Auguri di un buon 2010.
Erbavvelenata

TALK ABOUT THE END OF YEAR, FROM ERBAVVELENATA

Allow me to deliver my speech at the end of 2009 and bodes well for 2010. Will not be so later, but to those four cats who still have the patience to read me say this:
"The year we left behind was one of the toughest we have known. We must respond with all our might and with the utmost care to do in order to recover and create a new future. My thoughts turn especially to those who have lost their jobs, the unemployed, to poor families. Only the unanimous commitment of all political and social forces will allow us to give an answer that is really concrete. Institutions need a new momentum that only a shared will be performed. In particular, and especially the South and young people, you should implement a policy to revitalize the South of our country, which will become the actual towing of our economy " I am sure that my message will be shared by all political camps, government and opposition, which is fully recognized in my words. "
Uhm .... Like you say .... ? but ... .. is the summary of the speech heard on television last year?? Acc ... I must admit, it is true ... .. I took that speech a little ... ahem .... But not the other evening, but that of 30 years ago! Exactly identical to that of 25, 20, 15, of 10 years ago. Noon. ... Young people ... in short, by dint of saying we should become the Colorado south of Italy, young people 30 years ago, now with white hair, satisfaction and fulfillment in their work, their life, their existence.
By dint of talking about the South, young people, we lose sight of the North, what the hell, even though they will be entitled to a bit of attention. We can console ourselves southerners of all this talk, do anything of the factories that have closed, increasing unemployment, delinquency, which shall be master of young people emigrating, does nothing, that there cares, you want to, we will be towing 's economy at the moment ... be content to be towed.
Wishes for a good 2010.
Erbavvelenata