
Questo il suo nome, l’infermiera della ASL NA 1 morta per aver dato vita ad una protesta per la mancata erogazione degli stipendi : il prelievo di 150 ml di sangue al giorno.
Cara Mariarca,
nessuno aveva parlato di te finchè non sei scomparsa. Semplice causalità avevo scritto del mancato stipendio alla ASL NA1 nel mio post precedente, ma non immaginavo certo un epilogo di questo tipo.
Non immaginavo perché non sapevo, tutti noi non sapevamo della tua protesta, forse perchè non era una notizia degna delle prime pagine dei giornali e dei telegiornali.
Le prime pagine le avresti guadagnate sicuramente se eri tra le favorite del “papi”, oppure se il tuo modo di protestare aveva forme diverse, tipo salire su un cornicione di un palazzo oppure denudarti davanti alla sede dell’ ASL, ma hai preferito un’altra forma, quella che ti ha portata alla morte.
Scusami, ti chiedo veramente scusa per quello che sto per dirti : secondo me non ne è valsa la pena.
Pur rispettando le tue scelte, il dolore dei tuoi familiari, lo sconcerto ed il rammarico dei tuoi colleghi, credimi, non ne valeva la pena.
Lo sai bene, tra poco di te non si parlerà più, risucchiata dal vortice del tempo e dalle notizie che nascono e muoiono con la velocità della luce.
Non ne è valsa la pena, sacrificare la propria vita, credimi, chi ha rubato e chi ha permesso lo sfascio di cui sei stata vittima è ancora la, tranquillo, continuerà a rubare, magari gli compreranno anche un casa “ a sua insaputa”. Tu, invece, non ci sei più.
Scusami, come sempre, è solo coma la penso.
Un abbraccio
Erbavvelenata