17 marzo 2011

17 marzo 2011
questo blog partecipa al festeggiamento dei 150 anni dall'unità d'Italia

lunedì 23 giugno 2008

TERMOVALORIZZATORE AD AGNANO


Devo fare il chiaroveggente.
Solo pochi post addietro ipotizzavo la costruzione di un inceneritore dalle nostre parti; è destino che chi abita nelle periferie si deve beccare solo quello, la monnezza o il derivato della stessa.
L’ipotesi di costruire un inceneritore ad Agnano è l’ovvio abbinamento ad una discarica che per decenni ha avvelenato il nostro sottosuolo, mi sembra automatico che dopo aver inquinato “sotto” adesso si provveda ad inquinare “sopra”.
Distanza da Quarto: 5 Km, un tantinello in più rispetto la discarica, diciamo 500 metri.
Possiamo ritenerci fortunati.
Erbavvelenata
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domenica 22 giugno 2008

MI FACCIO PRETE

http://www.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20080621&ediz=NAZIONALE&npag=32&file=3H1.xml&type=STANDARD

Da “IL MATTINO” di Napoli, del 21 giugno 2008 : Il Comune di Napoli ha chiesto come compensazione della discarica di Chiaiano e della costruzione del Termovalorizzatore una serie di opere pubbliche che riguardano anche Pianura.
Costruzione di un campo da golf, bonifica della discarica, opere paesaggistiche che comprendono anche Via Montagna Spaccata, rifacimento delle fogne, bretella veloce Pianura-Vomero.
Ebbene si, PROMETTO: se solo UNA, dico UNA, di queste opere elencate verrà eseguita nell’arco diciamo di tre anni, ebbene ho preso la mia decisione, MI FACCIO PRETE.
Per la mia e soprattutto la vostra pace. Amen.
Erbavvelenata

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lunedì 9 giugno 2008

ORRORE : A VIA CHIAIA SCARICATO UN MATERASSO !




“IL MATTINO” di Napoli del 7 giugno 2008 , Cronaca di Napoli, ARTICOLO: "Via Chiaia, discarica di mobili", dove un attento cronista di fronte a tanto vituperio di un anonimo scaricatore di materasso e sedie certificava l’orrore che i residenti erano costretti a subire per tale vile aggressione al decoro pubblico.
Vorrei invitare il solerte cronista a farsi una passeggiata dalle nostre parti. Può trovare a terra qualsiasi stazza di materasso, dal più semplice monoposto a quello immancabile a due piazze per finire a quello per le “connole”, di tutte le fogge, con molle, senza molle, con annessi reti e comodini, a fiori, a pallini, integri o sfondati, basta scegliere.
Viviamo a pochi chilometri dal centro di Napoli ma il rispetto per i cittadini è distante anni luce.
Cittadini di serie A e cittadini di serie B, quali siamo noi, come ci ha ricordato di essere trattati l’A.D. della Quarto Multiservizi che gestisce la raccolta dei rifiuti.
Allora un’osservazione l’avrei: se siamo trattati come cittadini di serie B anche il canone per la raccolta dei rifiuti deve essere di serie B, altrimenti ci sentiamo presi in giro due volte, pagare di più e non potersi nemmeno scandalizzare dell’inferno nel quale viviamo. Senza offesa per l’inferno, ci mancherebbe.


Erbavvelenata

sabato 17 maggio 2008

PIANURA E CHIAIANO NON SONO MAI STATI COSI' VICINO


Oramai è un destino, chi vive nella periferia è condannato. Lontani dal centro di Napoli, il più delle volte per necessità abitative costretti ad emigrare in periferia o in provincia, la gente deve subire solo ed unicamente questo, il degrado.
Ci vengono a chiedere sacrifici, un ulteriore sforzo, un atto di comprensione e non si capisce perché la persone che in quei posti ci vivono dovrebbero accettarlo. Abbandonati da decenni al loro destino, senza le infrastrutture più elementari, strade, luci, fogne, dobbiamo incassare solo la monnezza.
Per decenni si è detto che Napoli andava rilanciata, migliorata, abbellita, ma queste parole erano intese solo per quei posti dove pochi possono permettersi il lusso di abitarci, il resto, i fetenti, potevano anche affogare nel degrado, un degrado che anche un campo nomadi si sentirebbe in difficoltà.
Guardate cosa è via Pisani: per noi che veniamo da Quarto è il primo avamposto dell’abbandono della periferia di Napoli. Una mulattiera ad alto rischio incidenti, con dei vecchi pali della luce messi li apposta per sbatterci contro, dove se incroci un camion ti fermi per ore, quando se piove corri il rischi di allagare l’auto ammesso non sia sprofondata prima.
Chiaiano, Marano, stessa situazione, si ricordano di questi posti solo all’occorrenza, magari ci vorranno mettere su anche un termovalorizzatore. La domanda è, visto che qualcuno sostiene che questi impianti sono a rischio zero, sentito il parere di esperti che sostengono che in città europee i termovalorizzatori sono nel centro delle città, ecco, saputo tutto questo, perché non lo mettete al centro di Napoli, date il buon esempio, forse dopo gli abitanti della periferia saranno più disponibili alle vostre proposte.
Pianura e Chiaiano non sono mai stati così vicino. Nell’inferno.
P.S. Complimenti per la modella.

Erbavvelenata

sabato 5 aprile 2008

IL GIOCO DELLE TRE CARTE


Noi napoletani sappiamo benissimo in cosa consiste questo gioco. Chi non è mai passato per Piazza Garibaldi ed ha dato un’occhiata se pur furtiva a quei banchetti dove persone abili di mano cambiano velocemente la posizione delle tre carte e poi chiedere dove si trova l’asso di bastone?
Avete presente questo gioco, credete che non si possa fare anche per altre cose? Ebbene, si è riusciti a farlo anche per la monnezza. L’altro giorno sono passato per Pianura, strade principali pulite, sicuramente molto più pulite rispetto ai famosi giorni della guerriglia. Ma chi crede che tutto il pattume sia miracolosamente scomparso si deve ricredere; basta allungarsi di poche centinaia di metri, nel cosiddetto “Polo Artigianale” e lo trova tutto lì, con un abile colpo di mano è stato tutto spostato, come il gioco delle tre carte, quello che era li, adesso sta qui, domani quello che sta qui starà lì dove era prima. Il gioco delle tre carte, appunto, con la differenza che per spostare tonnellate di monnezza sotto gli occhi di tutti ci vuole una bravura eccezionale, da vero baro. Complimenti.
La foto non rende bene l’idea, centinaia e centinaia di metri dove si può trovare di tutto, sacchetti, cartoni, gli immancabili materassi, plastiche, una sorta di differenziato nell’indifferenziato, un monumento unico nel suo genere.
Un monumento appunto “alla memoria”, bello grande, un immenso cumulo di spazzatura, un’enorme balla sfondata di migliaia di metri cubi, da passarci un attimo prima di andare a votare, ammesso che ne abbiate voglia, alla memoria di tutti i politici che hanno permesso tutto questo e che adesso ci vengono a chiedere il voto; passateci il 13 ed il 14 aprile, prima di andare al seggio, passateci, farà bene alla memoria, soprattutto la vostra.

Erbavvelenata

martedì 18 marzo 2008

CAMBIAMENTI


A guardare i manifesti elettorali che capeggiano in questi giorni c’è da chiedersi quelle frasi che accompagnano le facce dei politici chi le partorisce.
Il più delle volte sono slogan buttati giù ad effetto e finalizzati a richiamare l’attenzione per far passare un messaggio che possa rimanere nella mente.
Frasi tipo “SI PUO’ FARE” oppure “RIALZATI ITALIA” ed ancora “ FORTI DELLE NOSTRE PROPOSTE” sicuramente sono state elaborate da persone prestate alla politica, magari pubblicitari che con la loro inventiva producono queste massime.
Mi piacerebbe partecipare alla loro composizione, sarebbe un’occasione unica per farsi quattro grasse risate e poter sparare cazzate a GoGo, magari troverei anche qualcuno che ci crede.
I politici sono sempre gli stessi, propongono cambiamenti che promettono da decenni ma le uniche cose che cambiano sono queste citazioni che meriterebbero di essere raggruppate in un compendio, una sorta di breviario da poter consultare quando andremo a votare.
Ridiamoci sopra per non dover piangere, perché come disse qualcuno, non c’è nulla di più malinconico …di un napoletano triste.

Erbavvelenata