
Avere un udito acutissimo ed ascoltare di chi me parla male anche a metri di distanza, poi quando sono stufo di sentire riposare e dormire tranquillamente anche se si strilla ad alta voce. E fare le coccole a quelli che mi vogliono bene, mandare a quel paese invece chi vuole il mio male, oppure semplicemente chi mi sta antipatico e non merita la mia attenzione.
E fare le fusa a chi mi dimostra calore, graffiare chi a me mostra solo incomprensione. Stare in casa se mi si vuole bene, scappare per non farsi vedere mai più da chi non ha meritato il mio amore.
Elogio ad un gatto.
Erbavvelenata
Mi sembra piu' un doppio senso che altro (questa descrizione del gatto). A mio modesto avviso leggo piu' uno stralcio di biografia, che magari inconsciamente nasconde dietro la figura del gatto. Dico cio' perche' nella lettura risalta molto un dolore interno "il dare e ricevere in cambio" se tu mi dai amore io ti do amore se tu urli e mi sento parlato dietro, scappo di casa per non tornare piu'. Un occhio di un critico legge molto di piu' di quanto si possa immaginare.
RispondiEliminaComplimenti al blog, molto carino.
Critico D'Arte.
Grazie Critico D'Arte, vienimi a trovare più spesso. Ciao e Buon Anno
RispondiEliminaErbavvelenata