17 marzo 2011

17 marzo 2011
questo blog partecipa al festeggiamento dei 150 anni dall'unità d'Italia

domenica 7 febbraio 2010

MI FACCIO PRETE (SECONDO TENTATIVO)


Non saprei quanti di voi hanno avuto modo di ascoltare il nostro Sindaco Secone in occasione dell’inizio del nuovo anno. A fronte di deludenti risultati per l’anno appena trascorso (no…, non ce ne eravamo accorti…), ci sarà un riscatto d’orgoglio per la nostra cittadina nel 2010: rifacimento di scuole, strade, nuovi svincoli stradali per Quarto, illuminazioni rinnovate, lavori di riabbellimento delle strade d’ingresso, una cittadina nuova e tutta da vivere.
Praticamente mi sembra di capire una piccola cittadina svizzera che nascerà nel Cantone della Provincia di Napoli.

Ehm…ebbene ci riprovo, visto il vecchio tentativo non andato a buon fine, ci ritento:
se questi lavori verranno veramente realizzati entro l’anno come promesso…., ebbene si, MI FACCIO PRETE, mi ritirerò in un convento francescano.…per la mia pace e soprattutto... per quella del Sindaco. Amen

Don Erbavvelenata

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giovedì 14 gennaio 2010

O’ FRÀ, O’ ZÌ, O’ NÒ (fratello, zio, nonno) Per la serie: vari metodi per capire che il tempo passa per tutti

Non faccio una grande scoperta, è chiaro, lo sappiamo fin da piccoli, il tempo passa inesorabilmente per ognuno di noi. Tra le varie situazioni che ce lo ricordano, una in particolare la trovo tutta napoletana e degna di valutazione.

Ahimè lo ammetto, chi mi conosce sa che sono un fumatore, e come tutti i fumatori sanno, spesso accendere la bionda per strada comporta che quasi sempre te ne chiedono una da farsi offrire.

Mi ero quasi abituato a sentirmi dire… " o’ frà, m’uoffr na’ sigarett?? " (fratello, mi offri una sigaretta ??), tante volte, sempre la stessa frase dai tanti miei fratelli conosciuti per strada…però anche mia madre… chi lo immaginava !!

Qualche giorno fa la sorpresa… " o’ zì, m’uoffr na’ sigarett??" ( zio, mi offri una sigaretta??), colto in contropiede ho aperto come sempre il pacchetto a colui che non sapevo fosse mio nipote…

Va in automatico che il futuro mi riserva un triste " o’ nò, m’uoffr na’ sigarett??" (nonno, mi offri una sigaretta??)…. A questo punto ho capito perché molti uomini smettono di fumare arrivati ad una certa età…

Seguirò l’esempio ??? Ai posteri l’ardua sentenza.

Vostro zio
Erbavvelenata

sabato 2 gennaio 2010

DISCORSO DI FINE ANNO


Permettetemi di pronunciare il mio discorso di fine anno 2009 e di buon augurio per il 2010. Non sarà così seguito, ma ai quei quattro gatti che ancora hanno la pazienza di leggermi dico:

“L’anno che abbiamo lasciato alle spalle è stato uno dei più duri che abbiamo conosciuto.
Dobbiamo reagire con tutte le nostre forze e con il massimo impegno per fare in modo da risollevarci e creare un nuovo futuro. Il mio pensiero va soprattutto a quanti coloro hanno perso il posto di lavoro, ai disoccupati, alle famiglie povere.
Solo l’impegno unanime di tutte le forze politiche e sociali ci permetterà di dare una risposta che sia veramente concreta. Le istituzioni hanno bisogno di un nuovo slancio che solo in maniera condivisa potrà essere compiuto.
In particolare, penso soprattutto al Mezzogiorno ed ai giovani, si dovrà attuare una politica di rilancio del Sud del nostro Paese, che dovrà diventare il vero traino della nostra economia”

Sono sicuro che questo mio messaggio sarà condiviso da tutti gli schieramenti politici, di governo e di opposizione, che si riconosceranno appieno nelle mie parole.”

Ehm….come dite…. ? ma..…è il sunto del discorso dell’ultimo dell’anno sentito in televisione ???
Acc…devo ammetterlo, si, è vero…..ho ripreso un pochino quel discorso…ehm….ma non quello dell’altra sera, ma quello di 30 anni fa !!
Esattamente, identico a quello di 25, di 20, di 15, di 10 anni addietro.
Mezzogiorno….giovani…insomma, a furia di dire Mezzogiorno dovremmo essere diventati il Colorado dell’Italia, i giovani di 30 anni fa, oramai con i capelli bianchi, soddisfatti ed appagati del loro lavoro, della loro vita, della loro esistenza.
A forza di parlare di Mezzogiorno, di giovani, si perde di vista il Nord, che diamine, anche loro avranno pur diritto ad un poco di attenzione.

Noi terroni possiamo consolarci di tutto questo parlare, fà niente delle fabbriche che chiudono, dei disoccupati che aumentano, della delinquenza che la fa da padrone, dei giovani che emigrano, fa niente, che ce ne frega, vuoi mettere, diventeremo il traino dell’economia, al momento contentiamoci … di essere trainati.

Auguri di un buon 2010.
Erbavvelenata

TALK ABOUT THE END OF YEAR, FROM ERBAVVELENATA

Allow me to deliver my speech at the end of 2009 and bodes well for 2010. Will not be so later, but to those four cats who still have the patience to read me say this:
"The year we left behind was one of the toughest we have known. We must respond with all our might and with the utmost care to do in order to recover and create a new future. My thoughts turn especially to those who have lost their jobs, the unemployed, to poor families. Only the unanimous commitment of all political and social forces will allow us to give an answer that is really concrete. Institutions need a new momentum that only a shared will be performed. In particular, and especially the South and young people, you should implement a policy to revitalize the South of our country, which will become the actual towing of our economy " I am sure that my message will be shared by all political camps, government and opposition, which is fully recognized in my words. "
Uhm .... Like you say .... ? but ... .. is the summary of the speech heard on television last year?? Acc ... I must admit, it is true ... .. I took that speech a little ... ahem .... But not the other evening, but that of 30 years ago! Exactly identical to that of 25, 20, 15, of 10 years ago. Noon. ... Young people ... in short, by dint of saying we should become the Colorado south of Italy, young people 30 years ago, now with white hair, satisfaction and fulfillment in their work, their life, their existence.
By dint of talking about the South, young people, we lose sight of the North, what the hell, even though they will be entitled to a bit of attention. We can console ourselves southerners of all this talk, do anything of the factories that have closed, increasing unemployment, delinquency, which shall be master of young people emigrating, does nothing, that there cares, you want to, we will be towing 's economy at the moment ... be content to be towed.
Wishes for a good 2010.
Erbavvelenata

giovedì 31 dicembre 2009

IL MIO ULTIMO DELL’ANNO : CON LA MENTE A CALCUTTA, FISICAMENTE A NAPOLI NEL LETTO (A DORMIRE)

Mi rifaccio alle parole di un napoletano che stimo tanto : Luciano De Crescenzo ( a proposito, chi di voi sa dirmi come contattarlo?? ):

Qualcuno è in grado di dire quando esattamente finisce l’anno vecchio ed inizia il nuovo? Cioè, in altre parole, quando è l’attimo, il momento in cui si possa dire che sicuramente avviene il passaggio? Se ci pensate, in un mondo dove tutto è relativo anche su questo punto non ci sono certezze. Il momento in cui si festeggia l’arrivo del nuovo anno è anch’esso relativo, relativo al luogo dove uno si trova. Quindi, nel momento in cui sto scrivendo, le 19.30 del 31 dicembre 2009 a Napoli non è ancora il nuovo anno mentre in altri posti del mondo il passaggio è già avvenuto. Quando a Napoli sarà mezzanotte per contro ci saranno dei posti dove si dovrà aspettare ancora un po’ prima di far saltare il tappo della bottiglia di spumante.

Ho deciso, quest’anno ho festeggiato l’arrivo del 2010 a Calcutta; si, avete letto bene, già ho festeggiato, con la mente ero a Calcutta dove sicuramente a quest’ora i bagordi di fine anno sono terminati ed i festeggiamenti sono solo un puro ricordo. Sono stato benissimo, mi è piaciuto tantissimo, pensate che vantaggio, già ho superato tutta la solita trafila di cose viste e riviste, gli auguri, gli sbaciucchiamenti non sinceri, lo spumante da quattrosoldi, le solite fette di panettone e roccocò avanzati dai giorni prima, le telefonate, i messaggini, le botte, i tric-trac, le botte a muro, i bengala, i fitt fitt, il traffico del dopo mezzanotte, la visione dei soliti programmi televisivi insulsi dove si vedono gli altri come festeggiano, tutto superato, in un attimo, in una frazione di secondo quest’anno mi sono risparmiato il solito film già visto.

Come?…. Come dite? Ah…. Si, quello si, fisicamente sono rimasto a Napoli, mangio una cosa e poi vado a letto, a dormire ovviamente, io i festeggiamenti già li ho fatti a Calcutta, mi sono bastati.
Ricordo l’ultima volta che ho fatto la mezzanotte a dormire, sono passati tanti anni, ero ufficiale dell’Esercito a Vercelli, il giorno dopo mi aspettava il turno di picchetto, un turno massacrante di 24 ore. Il giorno dopo, capodanno, il giorno festivo dove avevo la guardia di picchetto, la responsabilità di tutta la caserma, non potevo permettermi il lusso di affrontarla mezzo rincoglionito dai bagordi di fine anno.
Adesso sarà la seconda volta, è una specie di corsi e ricorsi, forse tutto sommato ripetere l’esperienza sarà bello, come tutte le cose, le emozioni che pensavi di non rivivere più e poi invece scopri che la vita riserva sorprese che pensavi aver perso per sempre.

Auguri, auguri sinceri di Buon Anno.

Erbavvelenata

MY YEAR END: With my mind in Calcutta, physics in Naples in the bed (to sleep) I cite the words of a Neapolitan who I admire so much: Luciano De Crescenzo (by the way, those of you who can tell me how to contact him?) Someone is able to say exactly when the old year ends and begins the new again? That is, in other words, when is the moment, the moment when we can say that certainly there is a change? If you think, in a world where everything is relative even if this point there are no certainties. The moment in which we celebrate the arrival of the new year is also relative, relative to where one is. Then, at the time of this writing, the 19:30, 31 December 2009 in Naples is not yet the new year while in other places in the world the transition has already happened. When in Naples will be midnight on the other hand there will be places where you will have to wait a while 'before you blow the cap of a bottle of champagne. I decided this year I celebrated the arrival of 2010 in Calcutta, and yes, you read correctly, I have already celebrated, with the mind I was in Calcutta where surely the revelry at this year end and after the festivities are just a mere memory. I was fine, I liked a lot, think convenience, I have already passed all the usual rigmarole of things seen and magazines, greeting cards, the kissing is not sincere, the sparkling wine from quattrosoldi, the usual slices of panettone and Rococo advanced from the days first , phone calls, text messages, the beatings, the backgammon, the cask wall, flares, rents rents, traffic after midnight, the vision of the usual bland television where you see others as celebrate all over , in a moment, in a split second year I was spared the usual film already seen. How? .... What? Ah .... Yes, that is, physically I was in Naples, I eat something and then I go to bed, to sleep of course, I already did this I made the festivities in Kolkata, I have enough. I remember the last time I did sleep at midnight, it took many years, I was Army officer in Vercelli, the next day I was waiting for the round peg, a round of 24 exhausting hours. The next day, New Year, the holiday where I had the guard on duty, the responsibility of all the barracks, I could not afford the luxury of half face fucked by year-end revelry. It will now be the second time, is a kind of twists and turns, perhaps after all repeat the experience will be beautiful, like all things, the emotions you thought you rather not relive over and then discover that life surprises you thought you lost forever. Greetings, my sincere wishes for a Happy New Year.

Erbavvelenata

domenica 13 dicembre 2009

A PENSARLA COME UN GATTO

Avere un udito acutissimo ed ascoltare di chi me parla male anche a metri di distanza, poi quando sono stufo di sentire riposare e dormire tranquillamente anche se si strilla ad alta voce. E fare le coccole a quelli che mi vogliono bene, mandare a quel paese invece chi vuole il mio male, oppure semplicemente chi mi sta antipatico e non merita la mia attenzione.
E fare le fusa a chi mi dimostra calore, graffiare chi a me mostra solo incomprensione. Stare in casa se mi si vuole bene, scappare per non farsi vedere mai più da chi non ha meritato il mio amore.
Elogio ad un gatto.

Erbavvelenata

venerdì 6 novembre 2009

QUELLI CHE LO AVEVANO DURO


A guardare questa vignetta che gira su Facebook viene da chiedersi il motivo per cui noi napoletani siamo così odiati nel Paese.
E’ una delle tante, forse addirittura una delle meno sarcastiche. Non è necessario porsi tante domande, tutto sommato sappiamo bene quali siano i motivi che ci hanno marchiato in questa maniera.
Ma viene anche da domandarsi se noi napoletani una vignetta di questo genere l’avremmo mai fatta nei confronti di altri, nei confronti di tutti quelli che ci odiano e vanno scrivendo queste cose su di noi.
Viene da chiedersi perché quando un signore si vantava che lui e i suoi conterranei lo avevano duro, quel signore che diceva che con la bandiera italiana si puliva il culo, ebbene mi domando perché noi napoletani non abbiamo mai fatto vignette di questo tipo. Non abbiamo mai offeso nessuno, nemmeno adesso che averlo duro per quel signore rimane un mero ricordo.
Voglio ringraziare tutti coloro che parlano male di noi, voglio ringraziare l’autore della vignetta e delle vignette che circolano e che ci sbeffeggiano.
Voglio ringraziarli sinceramente, perché grazie a loro sto ritrovando l’orgoglio di essere napoletano.
Erbavvelenata

venerdì 30 ottobre 2009

LA CONDANNA DELLO SPECCHIO

Guardate questo articolo:http://www.notiziarioitaliano.it/paesiflegrei/cronaca/20370/voto-di-scambio-scandalo.html
89 persone indagate nella nostra cittadina perché accusate di aver percepito dai 40 agli 80 euro per vendersi il voto in occasione delle elezioni amministrative nel 2007.
Mi auguro che non si vero, mi auguro che l’inchiesta chiarisca che è stato tutto un equivoco, ma se fosse vero, se veramente qualcuno si sia venduto per soldi, per 40 euro, cioè giusto il costo di una stecca di sigarette delle più economiche?
Cosa dire a chi per 40, 50, 80 euro, per merdosi e schifosi e luridi quattro spiccioli hanno accettato di vendersi la propria dignità di essere umano.
Dice….ma allora, se invece di 40 euro si fossero venduti il voto diciamo per 40.000 euro, tu cosa avresti detto? Non li avrei giustificati certo, ma forse li avrei capiti.
Dice…ma forse avevano bisogno di quei soldi, non ne potevano fare a meno….
Conosco le persone povere, sono quelle che per 40 euro andrebbero a pulire i cessi pur di non vendersi la propria dignità.
Dice…ma forse sono ragazzi, giovani, non hanno riflettuto…
Non lo so, ma io, se avessi un figlio che si vende il voto, come genitore mi sentirei un fallito.

40 euro, 80 euro, questo il prezzo per vendersi, esattamente come una puttana che batte per strada.
Quale potrebbe essere la giusta pena se riconosciuto colpevole? Una sentenza equa secondo voi?
Togliere il diritto di voto per vent’anni? Ok, potrebbe andare bene..ma io la penso diversamente.

Se io fossi il giudice, accertata la colpevolezza, emetterei la mia sentenza: mettersi davanti allo specchio e sp…….in faccia. Giustizia è fatta.

E tu, caro giornalista della nota emittente locale che mi leggi, perché so che mi stai leggendo…tu
che leggi gli IP della gente che scrive e non ti preoccupi invece di “quello” che la gente scrive, ecco dico, avresti le palle per fare un editoriale, un commento alla notizia di questo tipo?
riesci ad avere il coraggio di pensare che, se vogliamo fare in modo che la gente cambi, che si vergogni, queste cose vanno dette e non dare solo una fredda notizia di cronaca, quella che non serve a niente perchè già saputa da altri venti gioni prima.
Dimmi, dimmi come la pensi, aspetto la tua risposta. Io posso solo aggiungere che non faccio il giornalista, faccio tutte altre cose, ma se fare il giornalista significa nascondersi dietro ad un dito, ebbene, sono contento di non aver fatto il tuo mestiere.
Erbavvelenata