17 marzo 2011

17 marzo 2011
questo blog partecipa al festeggiamento dei 150 anni dall'unità d'Italia

giovedì 31 dicembre 2009

IL MIO ULTIMO DELL’ANNO : CON LA MENTE A CALCUTTA, FISICAMENTE A NAPOLI NEL LETTO (A DORMIRE)

Mi rifaccio alle parole di un napoletano che stimo tanto : Luciano De Crescenzo ( a proposito, chi di voi sa dirmi come contattarlo?? ):

Qualcuno è in grado di dire quando esattamente finisce l’anno vecchio ed inizia il nuovo? Cioè, in altre parole, quando è l’attimo, il momento in cui si possa dire che sicuramente avviene il passaggio? Se ci pensate, in un mondo dove tutto è relativo anche su questo punto non ci sono certezze. Il momento in cui si festeggia l’arrivo del nuovo anno è anch’esso relativo, relativo al luogo dove uno si trova. Quindi, nel momento in cui sto scrivendo, le 19.30 del 31 dicembre 2009 a Napoli non è ancora il nuovo anno mentre in altri posti del mondo il passaggio è già avvenuto. Quando a Napoli sarà mezzanotte per contro ci saranno dei posti dove si dovrà aspettare ancora un po’ prima di far saltare il tappo della bottiglia di spumante.

Ho deciso, quest’anno ho festeggiato l’arrivo del 2010 a Calcutta; si, avete letto bene, già ho festeggiato, con la mente ero a Calcutta dove sicuramente a quest’ora i bagordi di fine anno sono terminati ed i festeggiamenti sono solo un puro ricordo. Sono stato benissimo, mi è piaciuto tantissimo, pensate che vantaggio, già ho superato tutta la solita trafila di cose viste e riviste, gli auguri, gli sbaciucchiamenti non sinceri, lo spumante da quattrosoldi, le solite fette di panettone e roccocò avanzati dai giorni prima, le telefonate, i messaggini, le botte, i tric-trac, le botte a muro, i bengala, i fitt fitt, il traffico del dopo mezzanotte, la visione dei soliti programmi televisivi insulsi dove si vedono gli altri come festeggiano, tutto superato, in un attimo, in una frazione di secondo quest’anno mi sono risparmiato il solito film già visto.

Come?…. Come dite? Ah…. Si, quello si, fisicamente sono rimasto a Napoli, mangio una cosa e poi vado a letto, a dormire ovviamente, io i festeggiamenti già li ho fatti a Calcutta, mi sono bastati.
Ricordo l’ultima volta che ho fatto la mezzanotte a dormire, sono passati tanti anni, ero ufficiale dell’Esercito a Vercelli, il giorno dopo mi aspettava il turno di picchetto, un turno massacrante di 24 ore. Il giorno dopo, capodanno, il giorno festivo dove avevo la guardia di picchetto, la responsabilità di tutta la caserma, non potevo permettermi il lusso di affrontarla mezzo rincoglionito dai bagordi di fine anno.
Adesso sarà la seconda volta, è una specie di corsi e ricorsi, forse tutto sommato ripetere l’esperienza sarà bello, come tutte le cose, le emozioni che pensavi di non rivivere più e poi invece scopri che la vita riserva sorprese che pensavi aver perso per sempre.

Auguri, auguri sinceri di Buon Anno.

Erbavvelenata

MY YEAR END: With my mind in Calcutta, physics in Naples in the bed (to sleep) I cite the words of a Neapolitan who I admire so much: Luciano De Crescenzo (by the way, those of you who can tell me how to contact him?) Someone is able to say exactly when the old year ends and begins the new again? That is, in other words, when is the moment, the moment when we can say that certainly there is a change? If you think, in a world where everything is relative even if this point there are no certainties. The moment in which we celebrate the arrival of the new year is also relative, relative to where one is. Then, at the time of this writing, the 19:30, 31 December 2009 in Naples is not yet the new year while in other places in the world the transition has already happened. When in Naples will be midnight on the other hand there will be places where you will have to wait a while 'before you blow the cap of a bottle of champagne. I decided this year I celebrated the arrival of 2010 in Calcutta, and yes, you read correctly, I have already celebrated, with the mind I was in Calcutta where surely the revelry at this year end and after the festivities are just a mere memory. I was fine, I liked a lot, think convenience, I have already passed all the usual rigmarole of things seen and magazines, greeting cards, the kissing is not sincere, the sparkling wine from quattrosoldi, the usual slices of panettone and Rococo advanced from the days first , phone calls, text messages, the beatings, the backgammon, the cask wall, flares, rents rents, traffic after midnight, the vision of the usual bland television where you see others as celebrate all over , in a moment, in a split second year I was spared the usual film already seen. How? .... What? Ah .... Yes, that is, physically I was in Naples, I eat something and then I go to bed, to sleep of course, I already did this I made the festivities in Kolkata, I have enough. I remember the last time I did sleep at midnight, it took many years, I was Army officer in Vercelli, the next day I was waiting for the round peg, a round of 24 exhausting hours. The next day, New Year, the holiday where I had the guard on duty, the responsibility of all the barracks, I could not afford the luxury of half face fucked by year-end revelry. It will now be the second time, is a kind of twists and turns, perhaps after all repeat the experience will be beautiful, like all things, the emotions you thought you rather not relive over and then discover that life surprises you thought you lost forever. Greetings, my sincere wishes for a Happy New Year.

Erbavvelenata

domenica 13 dicembre 2009

A PENSARLA COME UN GATTO

Avere un udito acutissimo ed ascoltare di chi me parla male anche a metri di distanza, poi quando sono stufo di sentire riposare e dormire tranquillamente anche se si strilla ad alta voce. E fare le coccole a quelli che mi vogliono bene, mandare a quel paese invece chi vuole il mio male, oppure semplicemente chi mi sta antipatico e non merita la mia attenzione.
E fare le fusa a chi mi dimostra calore, graffiare chi a me mostra solo incomprensione. Stare in casa se mi si vuole bene, scappare per non farsi vedere mai più da chi non ha meritato il mio amore.
Elogio ad un gatto.

Erbavvelenata

venerdì 6 novembre 2009

QUELLI CHE LO AVEVANO DURO


A guardare questa vignetta che gira su Facebook viene da chiedersi il motivo per cui noi napoletani siamo così odiati nel Paese.
E’ una delle tante, forse addirittura una delle meno sarcastiche. Non è necessario porsi tante domande, tutto sommato sappiamo bene quali siano i motivi che ci hanno marchiato in questa maniera.
Ma viene anche da domandarsi se noi napoletani una vignetta di questo genere l’avremmo mai fatta nei confronti di altri, nei confronti di tutti quelli che ci odiano e vanno scrivendo queste cose su di noi.
Viene da chiedersi perché quando un signore si vantava che lui e i suoi conterranei lo avevano duro, quel signore che diceva che con la bandiera italiana si puliva il culo, ebbene mi domando perché noi napoletani non abbiamo mai fatto vignette di questo tipo. Non abbiamo mai offeso nessuno, nemmeno adesso che averlo duro per quel signore rimane un mero ricordo.
Voglio ringraziare tutti coloro che parlano male di noi, voglio ringraziare l’autore della vignetta e delle vignette che circolano e che ci sbeffeggiano.
Voglio ringraziarli sinceramente, perché grazie a loro sto ritrovando l’orgoglio di essere napoletano.
Erbavvelenata

venerdì 30 ottobre 2009

LA CONDANNA DELLO SPECCHIO

Guardate questo articolo:http://www.notiziarioitaliano.it/paesiflegrei/cronaca/20370/voto-di-scambio-scandalo.html
89 persone indagate nella nostra cittadina perché accusate di aver percepito dai 40 agli 80 euro per vendersi il voto in occasione delle elezioni amministrative nel 2007.
Mi auguro che non si vero, mi auguro che l’inchiesta chiarisca che è stato tutto un equivoco, ma se fosse vero, se veramente qualcuno si sia venduto per soldi, per 40 euro, cioè giusto il costo di una stecca di sigarette delle più economiche?
Cosa dire a chi per 40, 50, 80 euro, per merdosi e schifosi e luridi quattro spiccioli hanno accettato di vendersi la propria dignità di essere umano.
Dice….ma allora, se invece di 40 euro si fossero venduti il voto diciamo per 40.000 euro, tu cosa avresti detto? Non li avrei giustificati certo, ma forse li avrei capiti.
Dice…ma forse avevano bisogno di quei soldi, non ne potevano fare a meno….
Conosco le persone povere, sono quelle che per 40 euro andrebbero a pulire i cessi pur di non vendersi la propria dignità.
Dice…ma forse sono ragazzi, giovani, non hanno riflettuto…
Non lo so, ma io, se avessi un figlio che si vende il voto, come genitore mi sentirei un fallito.

40 euro, 80 euro, questo il prezzo per vendersi, esattamente come una puttana che batte per strada.
Quale potrebbe essere la giusta pena se riconosciuto colpevole? Una sentenza equa secondo voi?
Togliere il diritto di voto per vent’anni? Ok, potrebbe andare bene..ma io la penso diversamente.

Se io fossi il giudice, accertata la colpevolezza, emetterei la mia sentenza: mettersi davanti allo specchio e sp…….in faccia. Giustizia è fatta.

E tu, caro giornalista della nota emittente locale che mi leggi, perché so che mi stai leggendo…tu
che leggi gli IP della gente che scrive e non ti preoccupi invece di “quello” che la gente scrive, ecco dico, avresti le palle per fare un editoriale, un commento alla notizia di questo tipo?
riesci ad avere il coraggio di pensare che, se vogliamo fare in modo che la gente cambi, che si vergogni, queste cose vanno dette e non dare solo una fredda notizia di cronaca, quella che non serve a niente perchè già saputa da altri venti gioni prima.
Dimmi, dimmi come la pensi, aspetto la tua risposta. Io posso solo aggiungere che non faccio il giornalista, faccio tutte altre cose, ma se fare il giornalista significa nascondersi dietro ad un dito, ebbene, sono contento di non aver fatto il tuo mestiere.
Erbavvelenata

martedì 27 ottobre 2009

21.12.2012 : LA FINE DEL MONDO


Mi ha chiamato una persona a me cara : mi ha chiesto se volevamo andare assieme a vedere al cinema il film sulla fine del mondo, preannunciata come sapete per il giorno 21.12.2012.

Non ci andrò, questi film così "ottimistici" non sono il mio forte. Ma ho deciso, aspetterò la fine del mondo a casa, tranquillamente seduto sul water, in maniera tale che se mi faccio sotto dalla paura mi troverò nel posto giusto. Potremo commentare insieme la fine del mondo, magari mandandoci una mail o chattare per vivere insieme in diretta questa sensazione.

Io, come vedete, già mi sono attrezzato...
Erbavvelenata


lunedì 26 ottobre 2009

LA CHAT E IL NICKNAME....OVVERO QUANDO LA PUBBLICITA' DIVENTA L'ANIMA DEL CONTATTO

Piccolo manuale semiserio di sopravvivenza alle chat, forum e messaggista di discussione

Se siete arrivati fin qui è ovvio, avete un pc, e come tutti quelli che sono in possesso di un computer avete fatto prima o poi l’esperienza di navigare in una chat.
Io un giorno mi sono ritrovato in una delle chat più famose in Italia, si può dire per puro caso, e un po’ per divertimento e un po’ per curiosità ho cercato di cimentarmi in un mondo che non conoscevo fino a quel momento.
E’ uno scorrere continuo di messaggi che si alternano a velocità impressionante tra faccine, messaggi pubblici e privati, inviti, richieste di informazioni, immagini, foto, frasi dolci, senza senso, parolacce, baci, insulti, saluti, e tutto quello che lo scibile umano abbia inventato di virtuale.
Ma quello che maggiormente colpisce sono i Nickname, centinaia di nick che travalicano quanto di più fantasioso si possa immaginare.
Allora, sembra facile, ma scegliere un buon nick è un’impresa che richiede un attimo di attenzione.
Difatti è quello che rappresenta un po’ il biglietto da visita dell’internauta, una prima presentazione che come in tutti i primi incontri possono determinare la riuscita o meno di un approccio.
Diciamo che è quello che dovrebbe esprimere sinteticamente le caratteristiche di chi si presenta, e non è facile, striminzire in poche lettere le qualità da presentare. Molti non si fanno questi problemi, si propongono con il loro nome di battesimo, magari con l’aggiunta di qualche lettera o di qualche numero che possa distinguerlo da un eventuale omonimo presente in chat.

Altri invece si inventano un nick di fantasia, ed è proprio di questi ultimi che voglio parlare.
Leggendo con attenzione si può dire che, anche se con sfaccettature diverse, si possono inquadrare in tipologie ben definite: ci sono i nickname di quelli che diciamo così, mettono le mani avanti, nell’anticipare caratteristiche utili a non creare imbarazzanti scoperte successive. Allora si leggono dei vari “uomo sposato”, “amanteperunanotte” , “celopiccolo”,”solounavventura”, nel senso…te l’ho detto prima…adesso non rompere le scatole.

Altra categoria molto fantasiosa è quella dei nick da urlo, anzi per essere più precisi, da ululato, rifacendosi a vari animali da prateria…tipo il lupo ed il coyote. Ecco in questo caso esiste una grossa varietà che riguardano gli animali citati, soprattutto il lupo, ritrovato in tutte le salse possibili tipo “lupomannaro”, luponero”, “luposolitario”, “lupoferoce”, etc.etc.

Altra categoria è quella dei nick facenti parte dei settore direi della fertilità e andrologia, che vantano caratteristiche specifiche in merito: “inseminator”, “torodamonta”, “duroperte“, “cavalloinfoiato”, “introduttore”e poi a seguire le cose più stravaganti tipo “uomoserio”, aquiladinotte”, “incercadite”,”diabolik”, ”superman”, “secco”, e cose di questo tipo.

Allora mi sono chiesto, qual è il nickname che maggiormente potrebbe avere successo nell’approccio al mondo femminile, nel senso, quale nick potrebbe scatenare una curiosità maggiore rispetto ad un altro e rendere l’approccio più facile?
Premesso che sono cosciente che molti non si riconoscono nelle stronzate che sto dicendo, e meno male, ma dico, sparando nel mucchio, cosa uscirebbe fuori a seconda del nick utilizzato?

Allora ho fatto un piccolo esperimento e mi sono presentato nella stessa chat, alla stessa ora, in quattro giornate differenti, per lo stesso tempo, ogni volta con un nickname diverso scelto a caso tra quelli più utilizzati, per vedere quello che succedeva. Attenzione, quando parlo di contatti maschili o femminili, mi riferisco a quello che si evince dal loro nick, ben consapevole che certezze in tal senso non esistono.
Questi i risultati:

MARIO : ho scelto un nome di fantasia tra i più comuni, senza tanti fronzoli e mancante di proposito di appendici che potessero influenzare i contatti. Risultati : praticamente in due ore nessuna mi ha filato, un solo contatto da me richiesto e risposta nemmeno tanto interessata.

UOMOSPOSATO : anche in questo caso, con questo nick nessun successo, a dimostrazione di come incida lo stato civile dell’internauta. Ho provato io a propormi come contatto ma zero, anzi, addirittura, nella board si leggeva di altre persone infastidite dalla presenza di un utente sposato in cerca di facili avventure.

DIAVOLO : qua la cosa finalmente è iniziata a diventare interessante; contatti di due donne disposte a messaggiare in privato; ahimè, anche un contatto di un uomo o presunto tale. Forse sarà perchè il diavolo evoca ancestrali visioni peccaminose, ma funziona, è un nick che consiglio.

TORODAMONTA : ecco, inaspettatamente questo è il nick che ha dato maggiori soddisfazioni.
Partivo dal presupposto che un messaggio così esplicito potesse allontanare, ma mi sono dovuto ricredere. Nonostante il toro sia un nickname molto gettonato se non addirittura inflazionato, al punto tale che ci siamo ritrovati in tre tori nella stessa stanza, ebbene dicevo che il nick funziona ancora bene. Complessivamente sei contatti, di cui anche in questo caso, due ahimè di uomini o perlomeno presunti tali.
Un consiglio: se proprio vi volete avventurare con un nick di questo genere, armatevi prima
di webcam, foto o quant’altro sia utile. Dopo le prime solite domande di rito, nel giro di poco vi chiederanno le prove concrete di quello che il vostro nick indirettamente sta pubblicizzando. Perché, come dire….se il nickname è l’anima del contatto…è pure vero che “non è oro tutto quel che luccica” ……

Alla prossima
Erbavvelenata

domenica 18 ottobre 2009

IL BOOMERANG

DOMANDA : Cosa ne penso del video mandato in onda da Canale 5 sul Giudice Mesiano?

Questo video:





La mia risposta è l'opinione che ho espresso su "IL MATTINO" di Napoli:

martedì 6 ottobre 2009

IL MINOTAURO E LA MINOTAURA

Mi hanno chiesto di esprimere una mia opinione su un quesito che riguarda il Minotauro, una figura della mitologia greca. Direte….ma che ci azzecca sta cosa in un blog dove si parla normalmente di monnezza?
Niente, assolutamente niente, prendiamola come una boccata d’aria fresca, una folata d’ossigeno in un ambiente saturo di putride evanescenze.
La domanda che mi è stata posta è la seguente: come mai dall’accoppiamento di Pasifae, moglie di Minosse, con il toro inviato da Poseidone, è nato un essere che era un toro con il corpo da uomo e non viceversa, cioè un uomo con un pisello da toro?
Domanda più che legittima, domanda alla quale però non sono riuscito a dare una concreta risposta. Ho consultato libri, manoscritti, interpellato studiosi della materia, chiesto udienza a filosofi, niente, assolutamente niente che vada al di là di pure ipotesi o fantasiose interpretazioni.
Mentre di notte procedevo alle ricerca di chiarificatrici informazioni, tra mille sigarette ed una barba che cresceva più copiosa del solito, man mano, lentamente, sempre in maniera più subdula si insinuava nella mia mente un altro dubbio, una domanda, un specie di tarlo che mi lasciava sgomento e senza sonno, un pensiero fisso che mi angoscia e per il quale dovrò chiedere, anche per questo, un aiuto al mio psichiatra, un quesito che mi lascia senza forze e senza speranze:

se invece del Minotauro ci fosse stato un parto al femminile, diciamo tanto per capirci una Minotaura, cosa sarebbe uscito fuori, una mucca con il corpo di donna, o una donna con le tette da vacca?

Semplicemente matto
Erbavvelenata


They asked me to express my opinion on a question which concerns the Minotaur, a figure from Greek mythology. You say .... but guesses that there is something in a blog where he speaks normally trash? Nothing, absolutely nothing, let us take as a breath of fresh air, a blast of oxygen in an environment saturated with putrid evanescence.
The question I was asked is: how by the coupling of Pasiphae, wife of Minos, and the bull sent by Poseidon, was born a being that was a bull with a man's body and not vice versa, that a man with a pea bull?
Demand rather than legitimate, however, question that I could not give a concrete answer. I consulted books, manuscripts, consulted scholars in the field, called the hearing to philosophers, nothing, absolutely nothing that goes beyond pure speculation or fanciful interpretations.
As the night proceeded to search for enlightening information, among a thousand cigarettes and a beard that grew more abundant than usual, gradually, slowly, still more subdula crept into my mind another question, a question, a species of worm that shock and left me without sleep, a fixed idea that I distressed and for which I have to ask, even for this, an aid to my psychiatrist, a question that leaves me powerless and hopeless:

if instead of the Minotaur there was a birth female, say just to understand a Minotaura, what would come out a cow with the body of a woman or a woman with tits cow?

Simply crazy
Erbavvelenata

lunedì 22 giugno 2009

RICICLAGGIO DEI RIFIUTI


Da Wikipedia:
“Per riciclaggio dei rifiuti si intende tutto l'insieme di strategie volte a recuperare materiali dai rifiuti per riutilizzarli invece di smaltirli”.
Qui a Quarto stiamo diventando dei maestri in materia, il pericolo di un tombino scoperchiato è stato accuratamente segnalato da un anonimo benefattore infilandoci una sedia dentro. Nel periodo di fine anno mi è capitato di vedere la stessa cosa con UN ALBERO DI NATALE riciclato sapientemente a mo’ di transenna. Quando si dice poi che la gente non collabora….


Erbavvelenata

martedì 9 giugno 2009

LA CORREZIONE

Caspita, devo correggermi….un amico mi ha fatto notare che la foto che ho postato non raffigura un water ma un bidè….quando si dice avere un occhio attento….
Allora io, sicuro di operare nell’interesse della collettività, ho provveduto ad ispezionare personalmente i gabinetti di tutte le abitazioni e dei locali pubblici presenti in zona nella speranza di individuare l’autore del crimine commesso.
Con il corpo del reato al seguito ho effettuato veri e propri blitz, facendo delle irruzioni appena aprivano la porta e precipitandomi nei bagni sospetti per scoprire chi avesse rinnovato i sanitari.
Non soddisfatto, ho intimato al malcapitato di turno con il faro puntato in faccia che nel suo interesse era meglio ammettere subito le proprie colpe: “ ….. PARLA BASTARDO….HAI ABBANDONATO TU QUESTO BIDE’ PER STRADA….CONFESSA, MALEDETTO…..”
Riporto in maniera certosina le percentuali delle scusanti fornite:

- 19,5 % : cos’è un bidè ?!!
- 14,7 % : no, lo uso solo per mettere in ammollo le mutande ed i calzini di mio marito.
- 9,8 % : non lo uso, mi sciacquo direttamente sotto il lavandino.
- 5,1 % : no, lo uso solo per sciacquare l’insalata ed il mellone.
- 50,9 % : non risponde, rimane a bocca aperta allibito e con occhio omicida, qualcuno telefona d’urgenza alla neuro.

Stanco e sconsolato sono tornato a casa, ho aperto la porta del bagno, mi sono portato lentamente vicino al bidè e guardandolo con aria minacciosa gli ho detto con un ghigno alla John Wayne…carogna,..adesso ti faccio fare una brutta fine….

Mettiamola sul ridere, almeno questo c’è rimasto, perché come dice un vecchio adagio…non c’è nulla di più triste..di un napoletano triste. Però, un pochettino mi sarebbe piaciuto veramente..
Erbavvelenata

sabato 6 giugno 2009

TUTTO QUELLO CHE AVRESTE SEMPRE VOLUTO SAPERE.....


…..tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul cesso e non avete osato chiedere mai
mi scuserà il grande Woody Allen per questo irriverente accostamento al titolo del suo famoso film, ma è la prima cosa che mi è venuta a mente oggi transitando per via pietra bianca. Dico, dopo un anno e mezzo che si continua a parlare di monnezza dobbiamo subire ancora l’arroganza di questa gentaglia che continua a buttare per strada di tutto.
Fatevi un giro, troverete qualsiasi genere, mobili, divani, frigoriferi, lavatrici, possibile che non si riesca ad acchiapparne uno, dico uno solo, mentre scarica gli ingombranti?
Possibile che, nonostante ci siano leggi che prevedono addirittura l’arresto per chi abbandona sulle pubbliche vie questo materiale non si riesca a beccare nessuno? Uno solo, quel tanto per metterlo alla gogna e dare l’esempio per gli altri.
Possiamo prevedere il carcere, la fustigazione sulla pubblica piazza, l’impiccagione con tanto di boia, e perché no anche la fucilazione alla schiena, ma se alla fine nessuno seriamente controlla sono solo chiacchiere e basta.
Guardate, ma la cosa che mi lascia veramente allibito è questa grande quantità di materassi abbandonati per Quarto. Materassi di tutte le fatture, matrimoniali, singoli, ortopedici e non, piccoli per culle, a molle ed in lattice, buttati dappertutto, sui marciapiedi, vicino i cassonetti, nelle terre, negli angoli più imprevisti dove penseresti di trovare di tutto tranne che un materasso….ahimè, a questo punto devo ammetterlo.. forse quando dicono che Quarto è un dormitorio hanno anche ragione.
Erbavvelenata

lunedì 25 maggio 2009

COOPERATIVE CROCILLO : BENVENUTI!

Stiamo solo alla prima pietra, è vero, ma permettetemi di dare un consiglio ai futuri abitanti del luogo che magari non sono di Quarto, vengono da fuori, mi sembra giusto quindi dare qualche dritta per vivere bene nella ns. cittadina facendo in modo che ci si possa organizzare per tempo:

- attrezzatevi con una buona macchina, magari fuoristrada, quelle che possono tranquillamente affrontare buche, fossi e guadi di pecora; noi qui da tempo in tal senso non ci facciamo mancare niente, basta avere un gommista vicino casa, categoria che a Quarto non teme recessione.
-ma che sia anche una macchina che consumi poco, dovete sapere che dopo le nove di sera uscire e rientrare dalla ns. cittadina con i mezzi pubblici resta una chimera: l’orario del coprifuoco viene cadenzato dalla chiusura della stazione della circumflegrea, unico presidio di collegamento con il mondo esterno.

- se di giorno la prendete alla stazione di Quarto, la prima dopo quella di Pisani, prestate la massima attenzione quando sostate sulla pensilina in attesa del convoglio: è talmente stretta che basta uno starnuto del vicino a farvi scivolare nel fosso, magari mentre è in arrivo il treno che passa ogni venti minuti, esattamente come trent’anni addietro.

Nel caso fortunato che il salto sia avvenuto senza impatto con il vagone ma purtroppo, diciamo, vi siete fratturati una gamba, ebbene sappiate che qui a Quarto non esiste un pronto soccorso. Si, è vero, vi era arrivato all’orecchio che bisognava costruirlo; ecco, era arrivato all’orecchio anche a noi, diciamo sei o sette anni fa.

- Siete riusciti a partire da Quarto? superata questa prima fase non vi illudete che tutto sia andato liscio: sperate che un acquazzone non impantani i binari di contrada Pisani, ci sarebbero buone possibilità di rimanere bloccati nel treno.
Non perdete tempo a chiamare con il cellulare qualche parente in soccorso: nella zona non c’è campo.
- se invece pensate che andare a Pozzuoli sia agevole perché ogni tanto si intravede un bus allo stazionamento, ecco, ricredetevi, probabilmente è fermo li per un guasto. Se parte state tranquilli, all’altezza di via Campana ci sono buone possibilità di rimanere appiedati.

- se state leggendo questa mia con il pc da casa, affrettatevi ad acquistare il gruppo per l’alimentazione, quello d’emergenza per quando verrete; da queste parti la corrente manca all’improvviso, giusto per un attimo, sufficiente però quel tanto da perdere tutto quello che avete scritto.
- nell’occasione compratevi anche un ricevitore tv satellitare : se manca la corrente per un poco a casa, lassù invece, su quella collina a Pozzuoli dove ci sono i ripetitori terrestri la corrente manca anche per due ore, giusto quando stai vedendo il finale del film oppure quando trasmettono l’unica trasmissione che vale la pena vedere.

- avete dei figli piccoli, pensate di averli? Ebbene si, da queste parti non esiste una struttura pubblica per fare dello sport che non sia giocare a pallone. Non una piscina, un campo di basket, niente di tutto questo, qualcosa forse, ma tutto privato. Altri sport da queste parti sono stati banditi. Questa è la cittadina dove c’è il consiglio comunale dei ragazzi, il sindaco dei ragazzi…ma non c’è nulla per i ragazzi. Una delle cittadine con il più alto numero di giovani attrezzata con il nulla assoluto.
-Quando parcheggiate l’auto sulle strisce blu non vi preoccupate di dover acquistare il grattino, non si usa più, ma non sta scritto da nessuna parte.
-In prossimità di incroci, rotatorie, svincoli, non vi impressionate di bidoni bianchi e rossi riempiti d’acqua che fanno da spartitraffico: non è successo niente, non li ha messi la protezione civile, ma è la normale segnaletica che si usa da queste parti da qualche anno. Sperimentale, almeno così e scritto.
-Dovendo arrivare alla vs. abitazioni probabilmente percorrerete una strada a senso unico; occhio, nonostante ci sia una scuola mezzi di tutti i generi la impegnano in senso contrario, nessuno si permetterà di multarli, noncuranti del fatto che alla fine della strada troveranno addirittura la caserma dei vigili urbani (basterebbe che si affacciassero alla finestra che le multe ripianerebbero da sole il bilancio comunale)
-Spesso di sera sentirete colpi e boati di difficile localizzazione: non è una contraerea ma
mortaretti e fuochi d’artificio il cui motivo è sempre sconosciuto. Forse una festa di compleanno, un’apertura di un negozio oppure un segnale per chissà chi e chissà per cosa;
e poi….mica vi posso dire tutto io, che diamine, vuoi mettere il piacere della scoperta..
Auguri

Erbavvelenata