17 marzo 2011

17 marzo 2011
questo blog partecipa al festeggiamento dei 150 anni dall'unità d'Italia

giovedì 31 gennaio 2008

O' MIRACOLO


Questa cosa di scomodare San Gennaro per i rifiuti inevitabilmente mi fa ricordare, scusate la citazione poco ortodossa, la vecchia barzelletta di quel poveraccio che invocava San Gennaro affinché potesse intercedere per una vincita al bancolotto….per poi scoprire che non aveva mai giocato un biglietto.

San Gennaro come ci può aiutare.. se non abbiamo mai mandato via tutti quelli che hanno causato questo scempio.

San Gennaro perdonaci.

Erbavvelenata

mercoledì 30 gennaio 2008

DEPORTATI


Oggi Via Crocillo ore 12.00: una delle più grandi pattumiere a cielo aperto. Napoli, nella stessa ora, linda e pulita come non mai.
L’ennesima mortificazione di tutti coloro che sono stati loro malgrado deportati anni addietro dalla loro città natia ed avevano visto in Quarto un’alternativa abitativa dai costi più contenuti.
Pianura, Quarto, tutta la periferia e la provincia in genere ha rappresentato una valvola di sfogo a chi non aveva la fortuna per permettersi i costi principeschi delle abitazioni partenopee, tante giovani coppie, lavoratori, persone oneste, che a malincuore si sono allontanati dalla loro città, da parenti, amici, affetti .
Qui adesso vivono, magari insieme ai loro figli, possiamo dare torto alla loro esasperazione?
Oltre al danno anche la beffa, sono stati deportati una seconda volta.

Erbavvelenata

BANDIERE A MEZZ'ASTA


Giro per la nostra cittadina e vedo gli occhi della gente, di coloro che incrocio per un attimo fugace. E guardo i miei allo specchio. Immersi nella spazzatura hanno deciso di farci morire lentamente. Ebbene devo ammetterlo, l’unico dato positivo dell’ennesima carnevalata alla quale abbiamo assistito in questi giorni è stato quello di riscoprire una bellissima poesia di Neruda che dovrebbe portare a riflettere. Una bandiera a mezz’asta sarebbe il giusto logo che ci contraddistingue.


Lentamente muore….

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli
stessi percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a
chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i
puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno
brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che
fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non
rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette
almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non
trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi
passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa
domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono
qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno
sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto
l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda

martedì 29 gennaio 2008

nuovi mestieri : LO SPOSTAMONNEZZA


Fra i tanti nuovi mestieri creati dalla nostra inventiva tutta napoletana è comparso quello di “spostamonnezza”. Colui che, dietro pagamento di adeguato compenso, provvede alla movimentazione dei rifiuti da un posto all’altro, per il benessere dei residenti del primo ai danni degli abitanti del secondo. Un lavoro che prevede anche un’indennità notturna visto l’orario in cui viene effettuato il servizio. Considerato l’andazzo si prevede un notevole incremento di queste nuove figure professionali.

Politica Fantozziana

Guardatevi questo video. Sono passati tanti anni e non è cambiato nulla!

domenica 27 gennaio 2008

BENVENUTO !

Questo blog nasce dall’esigenza di parlare e difendere il nostro territorio, delle terre sulle quali siamo nati o quantomeno le stesse dove viviamo.


Vuole essere un posto dove chiunque può esprimere un’opinione e dire la sua nei limiti della buona educazione e del rispetto per gli altri.


E’ un’occasione per confrontarsi e parlare anche di altro, dai problemi quotidiani alle sensazioni che tutti noi ci portiamo dentro e tante volte non abbiamo il coraggio di esternare, senza rendersi conto che i pensieri, le paure le ansie ed anche le cose belle che nascondiamo sono le emozioni di tutti noi.


Grazie a tutti coloro che vorranno lasciare un messaggio anche solo di critica o incoraggiamento.


Erbavvelenata