17 marzo 2011

17 marzo 2011
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domenica 23 gennaio 2011

LA DISCARICA NELLA DISCARICA


Bella, grande, un bel buco di milioni di metri cubi. Perché non farci una discarica?
Il tufo giallo napoletano, quello utilizzato anche dagli antichi romani per le costruzioni, un materiale leggero, facilmente lavorabile ed utilizzato per l’edilizia è diventato dalle nostre parti l’ideale contenitore per l’immondizia.

Sapete cosa vi dico? Che prima o poi la discarica a Quarto la faranno. Tra tutte le opere promesse questa è quella che veramente verrà realizzata. Vi ricordate dei megaprogetti dei quali i nostri politicari si sono tanto sciacquati la bocca? La piscina. Si erano addirittura inventati “la marcia per la piscina”…, ed il distretto sanitario…quello del Pronto Soccorso che mai si è realizzato…
La marcia per la legalità…a ricordo del Sindaco ammazzato dalla camorra.
Oramai l’unica cosa che si riesce a fare sono le marce. Faranno anche la marcia contro la discarica.
Un podista non avrebbe aspirato a tanto.

Ecco, questa è la volta buona. Una bella megadiscarica, comoda da raggiungere perché a pochi metri dallo svincolo della tangenziale. Noncuranti che abbiamo subito per 40 e passi anni quella di Pianura, noncuranti che Quarto è una conca nella quale stagnerebbero i miasmi, noncuranti che la zona flegrea già è una megadiscarica da anni, niente di tutto questo.

Al Comune si affrettano a dire che sono solo voci, ma sarà come un presentimento, dico che qui verranno a sversare i rifiuti di Napoli e provincia.

A proposito: ieri all’Ipercoop di Quarto udite udite c’era il nostro vecchio caro Bassolino. Stava li a presentare la sua ultima fatica, un libro autobiografico. Spalleggiato da un paio di giovani che presentavano la sua opera cartacea. Un libro che non comprerei nemmeno per farne una zeppa sotto un tavolo traballante.
Stavo li per gridare che aveva ridotto la Campania ad una megadiscarica, la zona Flegrea una discarica nella discarica, volevo strillare di farci il favore di andarsene…ma…. ma…..
Mi sono guardato attorno. Al massimo una decina di persone sedute ad ascoltare, con il dubbio che era la scusa per trovare una seggiola e riposarsi un poco.

Il resto attorno…una mega indifferenza. Famiglie con il carrello della spesa, mamme con i loro figli chiassosi a scegliere prodotti, il tutto si svolgeva come se li non ci fosse stato nessuno. Allora ho capito. L’indifferenza è stata la migliore delle risposte. Un politicaro abituato ad avere uno stuolo di cortigiani messo in un angolo del supermercato a parlare nella noncuranza generale, tra spugnette per detersivi e provoloni di Sorrento. Quella è stata la vera risposta.

Mi sono comprato un quarto di prosciutto e sono andato via, il prosciutto più buono e dolce che abbia mai assaggiato in vita mia.

Erbavvelenata

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