17 marzo 2011

17 marzo 2011
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sabato 28 maggio 2011

IL "PRECETTO CINESE" E LA CONTRODEDUZIONE NAPOLETANA


Fra le tante mail di spam che ricevo ogni giorno questa mi mancava. Tra i vari contatti che mi ritrovo ogni giorno a base di: falsi siti delle Poste che mi segnalano una vincita di 250 euro (da ricevere inserendo immediatamente le mie password), bambini che senza una mia offerta in denaro sicuramente morirebbero nel giro di un giorno, sistemi con risultati mirabolanti tipo “enlarge your penis” (questo no lo dico cosa significa, lo capite da soli), gente che mi scrive dal nordafrica per dirmi che sono il benefattore di un testamento da un milione di euro, casinò online con promesse di vincite strepitose, cialis e quant’altro, questa mi ha colpito almeno nel titolo che non avevo mai visto.

Ad onor del vero non ne ero al corrente ma facendo una ricerca su google mi sono reso conto di come questa moderna catena di Sant’Antonio abbia preso piede.
Praticamente, una serie di considerazioni sul denaro e sulla sua inutilità per rendere la vita felice: ….con il denaro puoi comprare una casa ma non una famiglia…..con il denaro puoi comprare un letto ma non il sonno… etc. etc.

Fin qui tutto bene, se non fosse per il finale che per i non allenati lascia sgomento: fai 20 copie di questa mail ed inviale ad altrettante persone, e si aggiunge una descrizione dettagliata di quello che è successo agli infingardi esseri che non avevano dato seguito.
Segue una sequela impressionante di guai e disgrazie che a confronto un  giro fatto nell’inferno dantesco diventa una passeggiata fatta nell’Edenlandia di Fuorigrotta.
Io che notoriamente cestino da sempre queste corrispondenze avrei accumulato tante disgrazie e maledizioni che dovrei stare seppellito da tempo immemore.

Mi chiedo se tra i tremila morti delle torri gemelle di New York ci fosse qualcuno che aveva dato seguito al precetto cinese. E qui apro una parentesi: sono un fumatore, certo non è un vanto; ma non so perché spesso penso a quelli che stavano i quei due grattacieli: quanti di loro non fumavano?
Quanti di loro erano impressionati dalla scritta “ il fumo accorcia la vita”?? Ironia della sorte hanno perso la vita per il fumo, ma non per quello di una sigaretta.

Torniamo a noi: ringrazio la persona che mi ha inviato questa mail per due motivi. Il primo è che tutto sommato voleva darmi la possibilità di rientrare nel giro della fortuna promessa ( chi lo sa, magari tante volte funziona davvero). La seconda, ed è questa la più importante, che involontariamente a sua insaputa mi ha fatto venire a mente mio padre, ed il suo ricordo mi ha fatto sentire per un attimo sereno. Mio padre, a cui volevo un mondo di bene, me lo ricordo giovane con me ragazzino al suo fianco. Riceveva ogni tanto queste catene di Sant’Antonio per posta, lettere con tanto di affrancatura e scritte a mano, anonime ovviamente. All’epoca non c’erano le mail, la cosa era molto più gravosa, scrivere a mano 10 o 20 lettere era una palla, comprare i francobolli, imbucare…poi lo step successivo fu quando arrivavano fotocopiate, trucco inventato da qualcuno per velocizzare il tutto.
Mio padre le apriva, capiva di cosa si trattava si affrettava a buttarle nel cesto della spazzatura con commenti del tipo “ma questi non hanno un cazzo da fare….”. Ho preso da lui, con tuo padre puoi andarci più o meno d’accordo, ma alla fine è una questione di DNA che ti porti dentro.

Una volta però una la lesse: si promettevano le solite sventure a chi non avesse dato seguito, e come esempio portava un signore che, dopo aver cestinato la missiva, udite udite….si imbarcò sul TITANIC !!
Sarà vero, non sarà vero, a voi la scelta. Volevo ringraziare chi ha avuto la pazienza di leggermi fin qui. Se mi permettete però concluderei con un motto che diventa la controdeduzione di napoletana sapienza:

    ...se il denaro non dà la felicità……figuriamoci la miseria.

Erbavvelenata

1 commento:

  1. Chi ha inventato la " catena di S.Antonio " non ha letto Catene di Frigyes Karinthy ,quindi non poteva sapeva che bastavano appena 6 connessioni e avrebbe avuto un numero di seguaci altrettanto numerosi.
    La sfortuna non esiste come non esiste la fortuna.Esiste una serie di coincidenze favorevoli o sfavorevoli..messe in moto da tutte le persone sulla faccia della terra.In ognuno di noi c'e' insito la conseguenza di azioni di altri.Di conseguenza, a nostra volta,portiamo avanti scelte che si intrinsecheranno con le scelte degli altri e quindi daranno esito a situazioni piacevoli per alcuni e per altri forse un po meno.Se quella sera fossi uscito 5 minuti prima...non avresti incontrato quella persona.Se quella sera ...
    Ma quante cose ci siamo perse perche' abbiamo scelto diversamente?

    E' facile dare la colpa alla sfortuna...cosi' ci scarichiamo la coscienza , come se noi non fossimo in grado di stabilire cosa e' giusto e cosa non e' giusto.
    2112

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